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Efrel

È una e sono tante, ballano assieme e hanno tutto già dentro, ballando qui ed ora liberano il tempo.
È prima ed è dopo, è sopra ed è sotto, è dentro ed è fuori, non giudica mai. Osserva, accoglie ed attende quel suono.
Il corpo disegna arabeschi sospesi. Solleva la mano e qualcosa si libra, apre il petto e l’aria vibra, piega il capo e il silenzio si muove. 

Infine l’eco risuona e diventa più forte. Sale da altrove, cresce da allora, si espande, si espande ed esplode leggera. È il fruscio che fa il corpo che si sovviene aver riso, il sussurro delle membra al ricordo della risata che si sta aprendo ora.

Suono spaziale 1 – acrilico e penna su carta (50 x 40 cm)
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Konna

Avrebbe voluto riaddormentarsi per udire ancora quel suono. Perché solo allora sentiva chiaro lo schiocco fluido e ovattato che le sussurrava « tu sai volare ».
La vedeva, allora, la coda del drago. Un guizzo verde e rosso scivolava via mostrandole la strada. 
Al risveglio però ogni volta scordava quali fossero le mosse per farla spuntare. « Sotto la pelle -si diceva- devi ancora scavare ».

Suono spaziale 5 – acrilico e penna su carta (35 x 50 cm)
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Idìa

Aveva sempre pensato che le idee fossero preziose, per questo quando arrivavano le metteva tutte nel retrobottega: prima o poi sarebbero venute buone. Alcune diventavano cose, altre parole, altre ancora volavano via da sole ed era bene così. Tante però restavano lì a ingombrare tutto lo spazio che c’era. Era un problema, perché le sembrava impossibile di riuscire a separarsene. Finché un giorno successe.
Un rumore d’aria che vibra sottile, la prima idea non realizzata a cadere, il suono soave del lasciar andare.
Non si udì alcun tonfo, nessuno sa se raggiunse il suolo.

Suono spaziale 4 – acrilico e penna su carta (50 x 35 cm)
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Suoni Spaziali

Inizia oggi una rubrica che è allo stesso tempo un progetto.

Le opere della serie Alfabeto prendono forma nell’atto creativo di Tiziana Lutteri come altrettanti suoni. Suoni che sono originati in quello spazio mediale in cui risiede la parte di noi con la quale abbiamo perso il contatto e che non riusciamo quindi più a pronunciare.

Ora, non solo questi suoni trovano il modo di vibrare diventando udibili, ma si dilatano fino a diventare brevi racconti. Scritti con la collaborazione di Antonella Fava, ecco il primo della serie, destinata a diventare un libro illustrato.

Suono spaziale 6 – acrilico e penna su carta (50 x 70 cm)

Iris

Si era svegliata di colpo in quel tempo che non ha nome, in quelle ore in cui non è ancora mattino, ma la notte si è già stancata di essere tale. Nessuno le vuole chiamare quelle ore, perché sono il regno del non detto e dell’indicibile, dei sogni che non si vogliono ricordare e di quelli che restano sospesi in una bolla di sapone.
Forse stava sognando proprio l’iride che si accende nel velo trasparente che separa il dentro dal fuori, quando lo sentì.
Era il suono del momento in cui scoppia la bolla e non c’è più ritorno. Il suono di quando si capisce che è ora di  tornare a casa e il respiro si fa più reale.

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Visita virtuale: Tiziana Lutteri al Trento Art Festival

È da oggi aperto al pubblico il Trento Art Festival, cui le opere di Tiziana Lutteri partecipano tra i finalisti candidati al Trento Art Prize.
Come anticipato nel precedente articolo il festival, che si definisce come “il primo festival digitale nativo in Italia”, intende mettere in mostra le migliori istanze locali tra gallerie, progetti e artisti individuali, oltre ad istituire ogni anno una sezione dedicata a una nazione ospite, quest’anno la Grecia.

L’esposizione virtuale di Tiziana è visitabile qui. Si consiglia di scegliere il “tour guidato” per approfittare al meglio della visita.
La mostra è aperta fino al 15 marzo.

Dopo questa data il catalogo delle opere esposte resta consultabile qui:

Buona visita.


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Le opere di Tiziana Lutteri al Trento Art Festival

Siamo lieti di annunciare che le opere di Tiziana Lutteri sono tra i finalisti del Trento Art Prize. 

Il Trento Art Festival – Contemporary Art & Landscape  è un progetto patrocinato dalla Regione Trentino Alto Adige, dalla provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Trento e dal CAI Club Alpino Italiano dedicato alle gallerie d’arte contemporanea, artisti e progetti indipendenti, con un programma speciale per VIP e mecenati e un premio d’arte per artisti giovani e emergenti.

L’evento che per l’edizione 2021  sarà interamente digitale si terrà dal 24 al 28 febbraio 2021.
Tra gli oltre 200 partecipanti, sono stati selezionati 12 finalisti:

Per saperne di più sul Festival vi invitiamo a leggere l’articolo dedicato all’evento da Artribune, che per l’occasione ha intervistato Mauro Defrancesco, direttore del Festival:

Appuntamento a fine mese per incontrare Tiziana e le sue opere on line.

eventi

Tracciato Normale – Mostra all’Osteria degli Artisti di Riva…

Da oggi 3 luglio e fino al 21 le opere d Tiziana Lutteri sono esposte all’Osteria degli Artisti di Riva del Garda.
Il locale, che si trova in via Disciplini 30, si distingue per l’interessante legame programmatico tra cucina e arte.
Collaborando con prestigiose gallerie d’arte contemporanea trentine allea il piacere delle arti visive con quello della tradizionale cucina romana, che sposa qui i prodotti del territorio.

L’esposizione prevede un percorso tra le opere di Tiziana rappresentative delle sue maggiori istanze degli ultimi anni:

Read more “Tracciato Normale – Mostra all’Osteria degli Artisti di Riva del Garda”
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Il tavolo della quarantena

Non c’è stato spazio in questa quarantena per troppe riflessioni, ma d’un tratto un luogo ha cominciato a riflettere quello che accadeva in casa giorno dopo giorno: il tavolo della cucina è diventato infatti il fulcro di ogni mia attività, un punto fermo, il luogo che a fine giornata ha accolto tutto ciò che un tempo dilatato e assieme compresso apportava quotidianamente.

E come attraverso un processo di osmosi se da un lato la tovaglia è potuta diventare la base per i miei dipinti selvaggi, dall’altro ha restituito sotto forma di oggetti tutto quello che uno spazio condiviso vedeva passare.

Il tavolo è infatti uno spazio comune attraverso il quale passa tutta la famiglia: i segni lasciati da ciascuno sono altrettanti frammenti di un unica realtà che prende forme variegate e cangianti come gli umori, i gesti e i pensieri che sono trascorsi accanto e sopra di esso.

In questa serie di fotografie ho voluto immortalare proprio questo, ogni pezzetto di vita può forse trovare così il suo posto nel quadro del tempo trascorso.