Omini sospesi

Il tema degli Omini Sospesi si affaccia nei lavori di Tiziana nel 2002 in modo tangenziale nelle incisioni e come soggetto cardine nelle tavole a tecnica mista o ad olio in cui la loro presenza leggera e struggente si fa narrativa e assieme suggestiva.

Il processo pittorico che è alla base delle tavole dice molto sulla genesi e sul senso da attribuire a queste figurine: da un fondo confuso, magmatico, pulsante e vibrante viene ritagliato attraverso le loro sagome solo ciò che della vita deve essere trattenuto, solo il buono che vale la pena di rivelare alla vista.
Ed esse appaiono infatti come ritagliate, figurine di carta sospese nel vento, trattenute, ancorate al loro supporto attraverso un filo che sembra poter essere spezzato in qualsiasi momento.

Queste strutture che ricordano quelle per stendere i panni ma anche le giostrine che si appendono alle culle dei bambini diventano una griglia di sostegno del mondo ma anche una sorta di condanna cui gli omini restano legati irreparabilmente in equilibrio precario.
Non è casuale che alla base della genesi di questa iconografia vi sia una riflessione dell’artista sul fallimento: quella che disegnano gli omini al vento è una sorta di danza che non può fare a meno di apparire macabra suo malgrado