SOLD OUT

“SOLD OUT è una serie di quadri che nasce in maniera ironica. L’occasione è stata quella di vedere un artista in pochi giorni vendere tutti i suoi quadri:  SOLD OUT…. SOLD OUT…. centinaia di SOLD OUT apparivano mano a mano sotto le sue opere, sul suo profilo” . Così racconta Tiziana a proposito della genesi di questa serie. E prosegue: “Banalmente ho pensato che anche io avrei voluto vedere tutti i miei quadri venduti ed è stato semplice, è bastato aggiungere ironicamente la scritta SOLD OUT accanto al titolo. Da qui ha preso forma un pensiero che da anni non trovava soluzione nella mia testa: non sono io che non vendo i quadri. Sei tu che non li puoi comprare”.

 SOLD OUT (2021) è dunque una riflessione sul legame tra artista, opera e fruitore dell’arte.
 Cosa vende realmente l’artista quando si separa dalla sua creazione?

 Dichiarando programmaticamente le proprie opere già tutte vendute l’artista le proclama provocatoriamente non vendibili. 
 La riflessione sulla commercializzazione della creazione artistica si sposa in modo molto profondo con il tema della serie. Sono delle prostitute ad essere ritratte: la parte materiale dell’opera d’arte è il loro corpo, che può essere venduto senza che il nucleo profondo del loro essere ne sia toccato.
 Esattamente come in un’opera d’arte, nella quale non è tanto il risultato ad avere valore, ma il processo creativo, il suo farsi, il suo divenire attraverso le molteplici dimensioni che costituiscono il suo realizzarsi. A darle valore sono tutti gli infiniti suoi strati, che non possono essere ridotti all’unità se non da una dimensione altra.

 È la stessa dimensione in cui le donne ritratte attendono indefinitamente, una dimensione che esiste solo per loro. La strada prende la forma di un arcobaleno variopinto o di un fiume che scorre, il cui fluire loro osservano dai bordi, attrici e spettatrici di una scena che non è affatto disperata.

 Quello che in loro non è vendibile è la loro risata, l’esplosione  liberatoria del loro giudizio sulla brutalità del mondo, nel momento in cui viene sublimata in volatile leggerezza.